Il Doppio Diploma e altre iniziative internazionali: l’intervista di Anna

Una nostra studentessa della provincia di Verona, Anna, sogna in grande per il suo futuro e ha optato per farsi supportare dal Doppio Diploma nel delicato momento dell’ammissione universitaria. Oltre ai suoi progetti per il futuro ci ha raccontato anche alcune delle iniziative internazionali a cui ha preso parte.

Da New York a Kobe, in Giappone, Anna ha scelto di condividere con noi alcuni suggerimenti per trarre il massimo dal percorso con il DD e sfruttarlo per vivere esperienze indimenticabili.

Questa è la sua intervista:

1. Ciao Anna! Presentati alla community del Doppio Diploma (come è andato il tuo percorso con il Doppio Diploma, che corsi hai fatto)

Sono Anna, ho 18 anni, frequento il quinto anno di un istituto tecnico economico indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing nella provincia di Verona. Sono al mio secondo ed ultimo anno di Doppio Diploma. In aggiunta ai corsi obbligatori di Inglese, Storia, Governo ed Economia degli Stati Uniti, ho scelto di studiare Criminologia e Studi Globali. Li ho molto apprezzati entrambi, soprattutto per la loro assenza in un comune curriculum di scuola superiore italiana. Il Doppio Diploma si è rivelato fin dall’inizio un’esperienza ricca di spunti di approfondimento, oltre che un’ottima occasione per mantenere in continuo uso e miglioramento la lingua inglese. Il maggior valore aggiunto di tale percorso ritengo sia la possibilità di vedere fatti ed eventi da nuove prospettive, attraverso lenti diverse da quelle abituali. Ho potuto sperimentare una simile esperienza anche grazie alla partecipazione a due Model United Nations (MUN) durante l’anno appena trascorso.

2. Come mai hai scelto di partecipare alla simulazione delle Nazioni Unite? Come è andata?

Prima di diventare una scelta, la partecipazione alla simulazione delle Nazioni Unite è nata da un casuale coincidenza. Una collega di mia madre ha notato la pubblicità dell’iniziativa e l’ha condivisa con me.

Da lì è iniziato tutto: il colloquio su Skype a luglio 2021, quindi il corso di formazione online durante i weekend di gennaio e febbraio 2022, il lavoro di ricerca ed infine la partenza.

Ho partecipato alla prima simulazione a New York, nel marzo 2022. Il progetto era destinato alle sole High Schools, coinvolgendo perciò studenti di età compresa tra i 14 ed i 18 anni. Ciò mi ha permesso di scoprire un vivo interesse per il mondo della diplomazia, unito alla concretizzazione della passione di viaggiare.

A Kobe, Giappone, in novembre 2022, è stata la mia seconda e più recente esperienza. Diversamente dalla precedente, l’età minima richiesta era di 18 anni, perciò ho collaborato perlopiù assieme a studenti universitari provenienti dai più svariati angoli del globo: Giappone, Canada, Stati Uniti, Messico, Germania, Regno Unito, Australia e così via. Come nel caso dell’High School MUN di marzo, l’iniziativa giapponese è stata altrettanto stimolante. Già consapevole delle dinamiche del progetto, ho potuto superare la diffidenza iniziale e le incertezze della prima esperienza. Ho sfruttato appieno ogni occasione per immedesimarmi nel ruolo di “delegata ONU”.

Assieme ad un’altra ragazza, mia coetanea, di Roma, ho rappresentato la Repubblica Araba Siriana all’interno dell’assemblea generale. Abbiamo approfondito le questioni legate alla sicurezza e sostenibilità dei sistemi energetici nel contesto della mitigazione della crisi climatica globale. Abbiamo ottenuto un riconoscimento finale per esserci classificate tra i migliori Position Paper: il documento scritto in cui si descrive la situazione del problema nel Paese rappresentato e si propongono le proprie idee risolutive, da confrontare con quelle avanzate dalle altre delegazioni durante le fasi di dibattito.

3. Ritieni che il doppio diploma ti abbia aiutato a sviluppare il tuo interesse verso queste iniziative internazionali?

Certamente il Doppio Diploma ha contribuito a sviluppare il mio interesse verso le iniziative internazionali, sotto molteplici punti di vista. Innanzitutto, un importante fattore è rappresentato dall’inglese, unica lingua ufficiale con cui si può comunicare durante la simulazione. Il Doppio Diploma è stato un fattore chiave per acquisirne piena padronanza.

Inoltre, il corso di Studi Globali che ho completato durante la scorsa estate mi ha consentito di studiare svariate grandi tematiche di attualità. Mi è tornato utile per le ricerche di background inerenti allo Stato ed all’argomento che ho approfondito in veste di delegata. A ciò si aggiunge la familiarità con il concetto di condivisione di spazi educativi, virtuali nel caso del Doppio Diploma, con studenti provenienti da altre nazioni, con un bagaglio culturale profondamente diverso.

Ultimo ma non per importanza, il Doppio Diploma favorisce il sentirsi parte di un ambiente globale, in cui essere una cittadina consapevole e partecipe. L’oggi è il momento in cui posso sfruttare ogni occasione per erigere le basi su cui fondare il mio ruolo nella società del domani.

4. Quali sono i tuoi piani per il futuro?

Al momento, il mio principale piano per il futuro prevede l’università.

La mia ambizione è di essere ammessa alla London School of Economics and Political Studies per il corso di Relazioni internazionali. La selezione è severa e devo attendere ancora qualche mese per ottenere una possibile risposta alla mia application. Tra i piani di riserva: ho inviato domanda ad altre quattro università nel Regno Unito ed alla Universiteit Leiden all’Aia, in Olanda.

Dopo la maturità voglio lasciare l’Italia e scoprire nuove realtà. Penso che viaggiare sia il primo passo per aprire la propria mente ed imparare ad adattarsi alla società in costante evoluzione.

Più a lungo termine, per quanto riguarda il lavoro ho solo idee vaghe. In generale, ambisco a poter dare il mio contributo, qualunque forma esso potrà avere, per tentare di risolvere almeno alcuni dei tanti problemi che affliggono il presente, al fine di permettere la costruzione di una società futura che sia migliore e sostenibile. Quest’ultima, imparando dagli errori del passato, potrà non solo evitare di ripeterli ma anche trovare soluzioni innovative e di crescita sociale, più che economica.

5. In che modo ti stai preparando per realizzare i tuoi sogni?

Per ciò che riguarda le azioni quotidiane tese alla realizzazione dei miei sogni, la mia principale occupazione, in quanto studentessa, è lo studio. Ritengo che istruzione e cultura, intesa nel più ampio senso del termine, quindi ben oltre aule e testi scolastici, siano l’investimento più importante a cui dedicarsi. Per cercare di realizzare i miei obiettivi nel lungo termine mi prefiggo di non abbandonare dedizione ed ambizione, accompagnate anche da un po’ di sana testardaggine, che mi hanno permesso di vedere di tanto in tanto ripagati sforzi e sacrifici. Insomma, “volere è potere”. Il fattor comune nel percorso che giorno per giorno tento di tracciare per concretizzare i miei sogni è quello di essere alla continua ricerca di modi per superare gli ostacoli della vita, inevitabili, ma mai insormontabili.

6. Cosa consiglieresti ai tuoi compagni che hanno appena iniziato il proprio percorso USA?

Siate curiosi e seguite sempre l’istinto di trovare risposte alle domande che sorgono, in qualunque contesto. Soprattutto durante il percorso di studio del Doppio Diploma, il quale consente ampi spazi di autonomia nella gestione dello studio, è cruciale affrontare ciascun compito come una nuova possibilità di scoperta. Non imparerete nozioni fini a se stesse, piuttosto ogni ricerca sarà motivo di arricchimento personale, che potrà tornare utile in numerose occasioni nel vostro futuro, vicino e lontano. Consiglio vivamente sia il percorso di Doppio Diploma sia l’esperienza di simulazione diplomatica, entrambe preziose fonti di crescita formativa e personale.

Più in generale, suggerisco di tenersi aperte quante più “porte” possibili e vivere ogni percorso con uno spirito critico ma positivo, considerando come importanti risorse sia le vittorie sia le sconfitte.